Storia

Capetta è un “Marchio Storico di Interesse Nazionale”


È questo il prestigioso riconoscimento che nel 2021 è stato concesso al logo originale Capetta, dal Ministero dello Sviluppo Economico, e riservato ai brand italiani che possono vantare almeno 50 anni di storia produttiva, continuativa.

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Grazie al conferimento del «Marchio Storico» il brand Capetta è oggi ufficialmente inserito nel registro dei marchi storici italiani assieme ai grandi ambasciatori del Made in Italy nel mondo.

Il logo: creato negli anni ’50 da Francesco Capetta, fondatore dell’azienda, è stato l’icona che, per decenni, ha contraddistinto la nostra produzione di vini e spumanti del Piemonte. Una testimonianza del nostro passato, che accredita Capetta come eccellenza produttiva legata al suo territorio d’origine, nonché azienda di comprovata italianità e indubbia importanza storico-sociale.

1924

Lo spirito delle Langhe

Francesco Capetta nasce a Castiglione Tinella. È figlio di contadini, di quella gente umile e laboriosa che, da secoli, ha trasformato le Langhe in un terreno fertile e rigoglioso, con sforzi inenarrabili e quotidiana fatica. Delle Langhe preserva anche lo spirito imprenditoriale che, fin da giovanissimo, lo porterà a capire le trasformazioni in atto e a investire in modo lungimirante.

Francesco acquista una piccola cantina appena fuori Santo Stefano Belbo. È il primo nucleo di quella che, da allora, sarà la sede dell’azienda Capetta.

1953

La fondazione


1960

Sotto il nome di famiglia

Francesco Capetta comincia a commercializzare sotto il nome di famiglia vini sfusi, damigiane e doppio litro.

In azienda viene installato il primo impianto di spumantizzazione moderna. La spumantizzazione in autoclavi a temperatura controllata era, in quegli anni, pionieristica: un passo importante verso la ricerca delle migliori tecnologie produttive che contraddistinguerà sempre la storia di Capetta.

1970

Pionieri delle nuove tecnologie


1980

Una nuova rete commerciale

Capetta inizia a espandersi sul mercato piemontese, ligure e lombardo creando una capillare rete commerciale. Dai grandi formati si inizia la commercializzazione delle bottiglie da 75 cl.

Aumenta la fiducia dei consumatori nei vini Capetta e con essa il fatturato. L’azienda si consolida e comincia a progettare una commercializzazione delle proprie etichette attraverso i canali della distribuzione moderna: iniziando dal Milanese per poi espandersi a tutto il territorio nazionale.

1990

La distribuzione moderna


1994

La grande alluvione

È questo l’anno più difficile e traumatico per l’azienda di Santo Stefano Belbo. Le piogge incessanti gonfiano il Tanaro e i suoi affluenti. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre, il Belbo, affluente del Tanaro, esonda con inaudita violenza travolgendo lo stabilimento e causando gravissimi danni agli impianti. Gran parte delle bottiglie in magazzino, già pronte per la campagna natalizia, sono andate distrutte. Tutto sembra perduto, ma Francesco si rimbocca le maniche. Chiama i contadini e i conferitori da tutte le colline circostanti: in venti giorni, riparte la produzione.

Capetta si espande all’estero conquistando importanti posizioni in Europa Settentrionale, Messico, Stati Uniti, Australia, Giappone, Taiwan e Corea del Sud. Si aprono anche interessanti mercati in Africa, come Kenya e Nigeria.

2000

Verso nuovi mercati


2010 - 2013

Nuove tecnologie 

Capetta continua ad investire in tecnologie: amplia la superficie e potenzia la capacità produttiva per poter rispondere alle richieste di mercato. Viene realizzato un reparto di stoccaggio termocondizionato da 26 mila ettolitri.

Capetta aderisce al programma Energia Verde: l’intero fabbisogno energetico proviene ora da fonti rinnovabili, con garanzia d’origine. L’impegno per la sostenibilità si concretizza attraverso l’acquisto di filtri tangenziali che eliminano l’utilizzo di farine fossili. L’illuminazione della cantina passa a Led e gli impianti di refrigerazione delle celle frigo utilizzano gas naturali, abbandonando i vecchi CFC responsabili dell’effetto serra. I luoghi di lavoro diventano plastic-free, niente più bottigliette d’acqua in PET a favore dei distributori d’acqua: meno sprechi, meno rifiuti e abitudini più sostenibili.

2015-2020

Energia verde e sostenibilità attiva


2021

Capetta è «Marchio storico»

Il logo originale di Capetta ottiene il Marchio Storico di interesse nazionale, riconoscimento del Ministero dello Sviluppo Economico per i brand italiani che possono vantare almeno 50 anni di storia produttiva continuativa.

Continuano gli investimenti in tecnologie e nuovi impianti per rendere Capetta un’azienda 4.0. Vengono modernizzate le linee di imbottigliamento e il controllo gestione dei vasi vinari con soluzioni in grado di funzionare da remoto, interconnettersi ai sistemi informatici aziendali e fornire dati in tempo reale. Nuovi sistemi ottici implementano il monitoraggio e l’ispezione di tappi, bottiglie e packaging per una maggior sicurezza e qualità dell’imbottigliamento.

2021-2022

Capetta 4.0


2023

I nostri 70 anni

Il 2023 è l’anno dei festeggiamenti per un traguardo storico, i 70 anni delle cantine Capetta. Un racconto di dedizione, di imprenditoria e da sempre, di rispetto per la qualità. Un'occasione per brindare all’autenticità dei vini del Piemonte, una delle più importanti regioni vitivinicole al mondo per varietà di vitigni, tipologie di vini e qualità dei prodotti.


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